Il treno sta per passare. Lisa è lì da mezz’ora perché non ama arrivare tardi agli appuntamenti e non le piace fare le cose di corsa; ha la sensazione che in quel modo potrebbe perdersi il piacere di fare ciò che sta facendo.
È venerdì mattina e si è svegliata presto, ha bevuto il caffè nella sua tazza grigia e con molta calma ha controllato di aver preso tutto. Non è stato facile: come si fa a prendere tutto?
Poi ha fatto una sosta in ogni stanza della casa per trattenere con il respiro un po’ di quel profumo che sta per abbandonare. Si è guardata intorno e ha cercato di fissare nella mente le cose che la circondano da sempre e che sarebbero rimaste lì senza di lei, chissà per quanto tempo.
Ha raggiunto la porta di casa, ha ruotato la maniglia, e, lasciando le chiavi nella toppa all’interno dell’appartamento, si è chiusa quella vita alle spalle.
È andata in stazione a piedi, facendosi accarezzare dal vento leggero che preannuncia l’arrivo della primavera. È passata mezzora e, perfettamente in orario come aveva calcolato, il treno giunge a gran velocità.
Lentamente, Lisa oltrepassa la linea gialla e si butta.
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